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Da Matrix a Socrate 2014

materiali multimediali, scaletta del percorso, materiali di approfondimento

lunedì 10 febbraio 2014, di Marcello De Vita

Materiali multimediali

. . .

Sei gradi di separazione: passa il favore... (1,5)

https://youtu.be/uSj-FZ4dK3A

Bodhisattva in metro (6’)

Essere o non essere...

Automi

la lavatrice: un automa a stati finiti

Umani o Lavatrici?

L’elemento umano

Turing 13’

Introduzione al dilemma del prigioniero

Spiegazione del dilemma del prigioniero spiegato

Nash: dilemma ripetuto e insorgere della cooperazione


Scaletta Percorso

  1. Matrix: la lotta per cambiare richiede di individuarsi, imparare a conoscersi (Socrate);
  2. Qual è la responsabilità e la possibilità individuale nel cambiamento sociale, dal livello micro al livello macro?
  3. La teoria delle reti ci insegna che il mondo è molto più piccolo di ciò che pensiamo
  4. se quindi riuscissimo a influenzare la nostra cerchia, queste persone potrebbero fare altrettanto, e il nostro comportamento potrebbe avere un impatto anche su larga scala
  5. lo dimostrano quelle donne e quegli uomini che hanno dato inizio a grandi cambiamenti, che hanno seminato alberi che ancora crescono
  6. influenza: quali persone/cose ci influenzano? come noi possiamo influenzare gli altri?
  7. Spesso il nostro comportamento appare quello di un automa
  8. Cos’è un automa, una macchina? La macchina di Turing.
  9. Quanti dei nostri comportamenti sono automatici, e quanti consapevoli e indipendenti dalle influenze esteriori?
  10. cambiare le nostre abitudini è impegnativo? come riuscire a influenzare e convincere prima di tutto noi stessi?
  11. le macchine: sollecitazione-risposta: gli umani hanno una possibilità: inserire la com-prensione tra sollecitazione e risposta
  12. Con-Prendere cosa dobbiamo prendere assieme?
    1. Uno nessuno e centomila i numeri della nostra personalità o una personalità che da i numeri?
    2. il triangolo ragione-emozioni-corpo/azione è equilatero?
    3. sono capace di rimanere all’origine del sistema di coordinate tridimensionale in cui mi trovo, tra passato e futuro, forza e compassione, radici e aspirazioni?
  13. mors tua, vita mea: quali possibili modelli di conflitto?
  14. le relazioni sociali, la vita umana sono fenomeni complessi
  15. cosa è un sistema semplice, complicato, complesso?
  16. Se l’interazione è essenziale nei fenomeni complessi, come si prendono le decisioni all’interno di essi?
  17. la teoria dei giochi mostra che non sempre l’egoismo personale produce il miglior risultato né per il singolo né per l’insieme.
  18. il dilemma del prigioniero mostra quanto sia importante la fiducia reciproca per ottenere il miglior risultato di ciascuno
  19. alcuni teoremi di Nash dimostrano anzi che in determinate condizioni il comportamento cooperativo è il migliore per il singolo e per l’insieme.
  20. Ma quando siamo in conflitto quale rappresentazioni abbiamo di esso?
  21. La matrice dei paradigmi del conflitto:
win-win win-lose
lose-win lose-lose
  1. in un mondo interconnesso la strategia mors tua vita mea è riduttiva e non sempre la più efficace, perché a vari livelli siamo tutti nella stessa barca, e come dice un altro proverbio: chi la fa l’aspetti...
  2. Quante dimensioni ha lo spazio del conflitto?
    1. somma zero: la linea (spazio a una dimensione)
    2. il piano dei punti di vista (spazio a due dimensioni)
    3. lo spazio delle motivazioni (= bisogni e aspirazioni/valori) (spazio a 3 dimensioni)

Approfondimenti

PDF - 1 Mb
Sei Gradi di Separazione
riferimenti sulla teoria delle reti, la teoria delle reti sociali, e la teoria del "piccolo mondo"
PDF - 104.8 Kb
Fratello Computer
il pensiero logico funziona come un circuito elettrico

lo schema dell’essere umano automatico:

“L’uomo è una macchina. Tutto quello che fa, tutte le sue azioni, le sue parole, pensieri, sentimenti, convinzioni, opinioni, abitudini, sono i risultati di influenze esteriori, di impressioni esteriori. Di per se stesso un uomo non può produrre, un solo pensiero, una sola azione. Tutto quello che dice, fa, pensa, sente - accade. L’uomo nasce, vive, muore, costruisce case, scrive libri, non come lo desidera, ma come capita. Tutto accade.” [1]

La genetica, l’ambiente, le influenze esteriori...

“Se il mio mondo è tutto quel che ho, non ho nulla
se il mondo è tuttoquel che ho, ho tutto”  [2]

“L’uomo è una macchina. Tutto quello che fa, tutte le sue azioni, le sue parole, pensieri, sentimenti, convinzioni, opinioni, abitudini, sono i risultati di influenze esteriori, di impressioni esteriori. Di per se stesso un uomo non può produrre, un solo pensiero, una sola azione. Tutto quello che dice, fa, pensa, sente - accade. L’uomo nasce, vive, muore, costruisce case, scrive libri, non come lo desidera, ma come capita. Tutto accade.” [3]

“L’uomo così come lo conosciamo, l’uomo macchina, l’uomo che non può ‘fare’, per il quale e attraverso il quale ‘tutto accade’ non può avere un ‘Io’ permanente ed unico. Il suo ‘io’ cambia velocemente come i suoi pensieri, i suoi sentimenti, i suoi umori, ed egli commette un errore profondo quando si considera come se fosse sempre una sola e stessa persona; in realtà egli è sempre una persona differente; non è mai quello che era un momento prima. L’uomo non ha un ‘Io’ permanente ed immutabile. Ogni pensiero, ogni umore, ogni desiderio, ogni sensazione dice ‘Io’. E ogni volta sembra doversi ritenere certo che questo ‘io’ appartiene alla Totalità dell’uomo, all’uomo intero, e che un pensiero, un desiderio, un’avversione sono l’espressione di questa Totalità. In realtà nessuna prova può essere portata per convalidare questa affermazione. Ogni pensiero dell’uomo, ognuno dei suoi desideri si manifesta e vive’ in un modo completamente indipendente e separato dalla sua Totalità. E la Totalità dell’uomo non si esprime mai, per la semplice ragione che non esiste come tale, salvo che fisicamente come una cosa, ed astrattamente come un concetto. L’uomo non ha un ‘Io’ individuale. Al suo posto vi sono centinaia e migliaia di piccoli ‘io’ separati che il più delle volte si ignorano, non hanno alcuna relazione, o, al contrario, sono ostili gli uni agli altri, esclusivi ed incompatibili. Ad ogni attimo, ad ogni momento, l’uomo dice o pensa ‘Io’. Ed ogni volta il suo ‘io’ è differente. Un attimo fa era un pensiero, ora è un desiderio, poi una sensazione, poi non altro pensiero e così via, senza fine. L’uomo è una pluralità. Il nome dell’uomo è legione.” [4]

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scheda sugli Automi di Turing

presentazione della teoria dei giochi

Note

[1] citazioni da P.D.Ouspenski "Frammenti di un insegnamento sconosciuto"

[2] Patrizio Paoletti

[3] citazioni da P.D.Ouspenski "Frammenti di un insegnamento sconosciuto"

[4] citazioni da P.D.Ouspenski "Frammenti di un insegnamento sconosciuto"

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