Il problema principale nell’affrontare questi esercizi è scrivere l’equazione o le equazioni necessarie a risolvere il problema, a partire dal testo del problema.
E’ necessario fare una vera e propria traduzione dal linguaggio comune alla matematica.
Come procedere?
Fermo restando che i metodi modellizzazione e formalizzazione dipendono dalla situazione (ad esempio si pensi ai problemi su MCD e mcm), si possono seguire delle buone pratiche:
Ricetta
- Leggere il testo e sottolineare tutte le parole che indicano quantità note o incognite del problema. Infatti un’equazione è una relazione tra numeri, dunque solo le quantità possono finire in una equazione)
- assegnare una lettera a tutte le quantità individuate, meglio se indicativa della quantità, facendo una legenda, evidenziando che si tratta di numeri.
Esempio:
numero di anni di Giorgio: g
numero di anni di Rosa: r - individuare le relazioni tra le quantità presenti nel testo, rileggendolo; tradurre queste relazioni in equazioni
esempio: Giorgio ha tre anni e mezzo più di Rosa diventa
g = r + 3,5. - scrivere eventuali relazioni note tra elementi della situazione non necessariamente ricordati nel testo; es. in geometria il teorema di Pitagora
Attenzione:
quando si dice una parte "di" in italiano, generalmente in matematica si ha una moltiplicazione ("per")
esempio: un terzo del peso delle pere diventa
quando si dice "per" o "per ogni" o "al", in matematica si opera una divisione.
Esempio: ho avuto in cambio 1 DVD ogni 5 CD; quindi il numero di DVD ricevuti sarà dato dal numero di CD divisi per 5: