I principi della dinamica

• Definizione di cinematica e dinamica;
• Enunciato dei tre principi della dinamica (o leggi) Newton;

Cinematica: parte della meccanica che si occupa di descrivere quantitativamente tutti i moti dei corpi. La parola viene dal greco kìnema, che significa appunto movimento, da cui anche la parola cinema.

Dinamica: parte della meccanica che si occupa delle cause che provocano il moto dei corpi, le forze; il termine viene dalla parola greca dynamis = forza come anche la parola dinamite.

1° Principio della dinamica:

Un corpo mantiene la velocità costante (al più nulla) finchè non interviene una causa esterna a variare il suo stato. La tendenza di un corpo a mantenere invariato il suo stato di moto è chiamata inerzia. I sistemi di riferimento in cui il principio di inerzia è valido sono denominati sistemi inerziali.
Però ci sono anche sistemi di riferimento nei quali il principio di inerzia non è valido. Ad esempio: . un’auto che frena bruscamente
 una giostra in movimento

2° Principio della dinamica:

l’accelerazione a di un oggetto è direttamente proporzionale alla forza F che agisce su di esso e inversamente proporzionale alla sua massa m.

Formula: equivalente a

Occorre notare che sia che hanno anche una direzione, esse si dicono infatti grandezze vettoriali. La seconda legge di Newton si può scrivere più completamente:

L’equazione può anche essere trascritta nel modo tradizionale:

Possiamo dire che la risultante delle forze applicate a un corpo equivale al prodotto della sua massa per l’accelerazione che esso acquista.

Questa legge permette inoltre di stabilire l’unità di misura della forza ovvero il newton, che nel SI viene indicato con il simbolo N.

3° principio della dinamica

(anche detto di azione e reazione): quando un corpo A esercita una forza su un corpo B, il corpo B esercita su A una forza uguale ed opposta. esempio: due pattinatori A e B sono fermi. il pattinatore A spinge il pattinatore B verso destra: il risultato è che entrambe i pattinatori si muovono: A verso destra e B verso sinistra.

La spinta di A su B è rappresentata dalla forza , e il pattinatore B comincia a muoversi nella direzione della forza applicata, ma esercita a sua volta una forza pari ed opposta a quella del pattinatore A, che inizia anch’esso a scivolare sul ghiaccio.
Quindi:

Riassunto svolto dalle alunne: Alice Mazzei e Michela Lia VI a.s. 2009-10